sabato 20 gennaio 2007

Shaka

Parliamo un pò dell'immagine dell'avatar, ok?
Shaka, cavaliere d'oro della Vergine.





Shaka è un Cavaliere d'oro, custode della sesta casa dello zodiaco e appartentente alla costellazione della Vergine. Considerato la reincarnazione di Buddha, grazie alla sua profonda intuizione riesce a prevedere gran parte di ciò che avverrà, e senza essere influenzato da alcun lato, scopre la realtà delle cose: per questo fatto, viene considerato come l'uomo in assoluto piu' vicino a Dio nel manga. Nell'anime invece è considerato l'uomo più vicino ad Atena, più vicino perché con compiti simili: Atena è guardiana del paradiso dei cavalieri, Shaka invece è guardiano di Ade. Oltre a poter viaggiare da solo e di sua volontà nel tempo e nello spazio, la sua abilità è riconosciuta come superiore alla loro anche dagli altri Cavalieri d'Oro. Secondo Cosmo Special solo Mur dell'ariete potrebbe avere una guerra dei 1000 giorni anche se Shaka dovesse usare tutti i suoi poteri.
Shaka appare la prima volta nella storia nel flashback in cui viene narrata la crociata solitaria di Ikki di Phoenix nel territorio dei Cavalieri Neri alla ricerca della propria armatura; pur essendo superiore all'intero esercito di cavalieri neri, Ikki non potrà nulla contro il cavaliere d'oro, che comunque sceglierà di risparmiarlo, non percependo in lui alcuna malvagità. Shaka si schiererà in difesa del Grande Sacerdote quando Aiolia di Leo, tornato al Santuario, lo accusa di tradimento nei confronti della dea Athena e dell'omicidio del fratello Aiolos. Lo scontro nelle camere del palazzo di Arles finisce in un pareggio, e il Sacerdote colpirà il guerriero del Leone alle spalle. Durante la corsa alle 12 case il Cavaliere della Vergine diventa un insormontabile muro per tutti i guerrieri di bronzo, fino all'arrivo di Ikki di Phoenix che fino a quel momento si era tutenuto in disparte. Nonostante la superiorità del cavaliere d'oro e un combattimento atroce e senza via di scampo, durante il quel Ikki viene privato dei cinque sensi quando Shaka apre gli occhi (che solitamente tiene chiusi per concentrare la potenza del suo cosmo privandosi di uno dei sensi) colpendolo con Tenbu Horin. Si tratta della tecnica più potente di Shaka, una tecnica che unisce l'arte dell'ttacco all'arte della difesa e dalla quale non è possibile fuggire. Chi viene colpito non può né difendersi, né attaccare mentre viene privato dei 5 sensi. Ikki viene privato dei 5 sensi, ma il suo cosmo comincia ad espandesi, allora Shaka lo priva anche del sesto senso: l'intuito; Ikki continua in ogni caso ad espandere il suo cosmo, raggiungendo il settimo senso e decide di sacrificare la propria vita, portando Shaka con sé in uno spazio esterno e permettendo così agli altri cavalieri di bronzo di passare la sesta casa. Ikki riesce nel suo intento poiché privandosi dei 5 sensi aumenta a dismisura il potere del suo cosmo per poi esplodere tutto in una volta. E' lo stesso Shaka a mostragli la strada della vittoria, come afferma Ikki nel manga, il quale tenendo chiusi i suoi occhi riesce ad espandere il suo cosmo a dismisura. In questo modo Ikki riesce a sconvolgere la mente tranquilla di quel guerriero superiore, e Shaka decide di salvargli la vita. Infatti Shaka non riceve nessun danno dal combattimento con Ikki e potrebbe tornare dallo spazio esterno da solo, ma chiede l'aiuto di Mu dell'ariete per riportare con sé Ikki. Infatti Ikki insinua per la prima volta il dubbio nella mente di Shaka, il quale ripara l'armatura della fenice e lo fa passare spiegandoli che Seiya sta combattendo da solo contro il Gran Sacerdote in quel momento.
Nella saga di Hades, durante la scalata delle dodici case compiuta dagli ex-cavalieri d'oro divenuti specter, a causa dell'Atena Exclamation lanciata da Saga, Shura e Camus, che avevano invaso il Santuario, incontra una fine sublime, ma uccidendosi da solo, allo stesso modo di Atena, per entrare nell'Ade, il mondo dei morti. Grazie all'ottavo senso infatti, Shaka non muore, ma giunge nell'Ade da vivo, in qualità di accompagnatore della dea; avrà un ruolo minore durante la prima schermaglia tra Athena ed Hades. Abbandonato dalla divinità benevola, che decide di sacrificarsi per rallentare l'estinzione del genere umano, rimane bloccato dinanzi all'impassabile muro del pianto, che verrà poi abbattuto grazie al sacrificio dell'intera casta dei Cavalieri D'Oro. Cesserà dunque così la sua esistenza.
Shaka è l'unico cavaliere d'oro a possedere l'ottavo senso in quanto l'ha raggiunto all'età di otto anni. Nei suoi discorsi con il Buddha, questi gli rivela l'essenza della vita: "la morte non è la fine di tutto, ma al più un cambiamento. Solo che apprenderai cio' con la meditazione, nonostante la tua natura di essere umano, sarai l'uomo più vicino agli dei". L'ottavo senso infatti consiste nell'essere padroni di questo cambiamento cosicché da entrare all'inferno da vivi, caratteristica propria solo degli specter che possono entrare ed uscirne grazie alla protezione di Ades. Shaka dimostra la sua padronanza dell'ottavo senso già prima della saga di Hades, anche se essa passa inosservata poiché non vi è citazione nell'opera. Durante la battagli alla sesta casa tra Ikki e Shaka, quest'ultimo viene trasportato nello spazio esterno verso il regno dei morti, ma Shaka riesce a salvarsi e riportare indietro grazie all'aiuto di Mu anche Ikki. Durante la battaglia contro i cavalieri d'oro resuscitati da Hades la padronanza dell'ottavo senso gli permette di mascherare la sua discesa nel regno di morti poiché tutti lo credono ucciso dall'Athena Exclamation, ma in realtà non è così (come si intuisce nel flashback dell'infanzia di Shaka mentre discorre con il Buddha). Solo Orfeo della Lira possiede l'ottavo senso prima della Saga di Hades poiché discende da vivo negli inferi seguendo Euridice. Temporalmente dovrebbe essere prima Shaka a raggiungere l'ottavo senso poiché Orfeo incontra nell'Ade Pandora che è già adulta e considerando che Pandora ha più meno l'età di Ikki dovrebbe trattarsi di lui.






E ora, dopo i cartoni. Un pò di storia:

Shaka (o Chaka) (circa 1787 - 22 settembre 1828) fu un importante re del popolo Zulu, e un grandissimo stratega. Sotto la sua guida gli Zulu estesero il loro dominio a tutte le terre comprese fra i fiumi Phongolo e Mzimkhulu (oggi in Sudafrica). Fu un grandissimo innovatore nel campo della tecnica militare, e viene ricordato come il "Napoleone africano".






Molto di quello che si sa sulla vita di Shaka è giunto attraverso racconti e leggende, spesso discordanti fra loro. Si ritiene che fosse figlio di un capo del popolo Nguni di nome Senzangakona e di Nandi, figlia di un capo dei Langeni. Il nome sembrerebbe derivare da iChaka, il nome zulu di un parassita intestinale, e indicherebbe una condizione di figlio illegittimo di Shaka: secondo alcune fonti, la madre avrebbe inizialmente sostenuto di avere la pancia gonfia per via di tale parassita; secondo altre, il padre avrebbe attribuito a tale parassita, che provocherebbe irregolarità nel ciclo mestruale, il concepimento inaspettato, avvenuto durante un rito zulu chiamato uku-hlobonga, in cui due giovani non sposati hanno un'unione sessuale in un periodo non fertile. Altre fonti invece riportano Senzangakona e Nandi come regolarmente sposati. In ogni caso, Shaka nacque intorno al 1787, nei pressi di Melmoth (oggi nella provincia del KwaZulu-Natal).
All'età di 6 anni, Shaka fu scacciato dal kraal di suo padre (il podere di famiglia) a causa della morte di una pecora del gregge che stava accudendo. Sua madre lo difese, e fu scacciata con lui. Nandi e Shaka passarono diversi anni vagabondando fra i kraal di altri proprietari terrieri. Questo evento era destinato a rimanere impresso nel ricordo di Shaka, che si sarebbe in seguito ferocemente vendicato.Intorno al 1803, Nandi e Shaka trovarono rifugio presso una zia di nome Nandis, appartenente al clan emDletsheni del re Jobe, alleato del potente Mthethwa. A 16 anni, Shaka era già diventato un valoroso guerriero. Si dice che in una occasione abbia ucciso un leopardo che aveva attaccato il villaggio, guadagnandosi il rispetto del re e ottenendo come ricompensa una vacca.
A 23 anni, Shaka passò dal iNtanga (gruppo di coetanei) all'iziCwe (il reggimento). Per sei anni servì come "guerriero", distinguendosi per il coraggio e l'abilità in combattimento, e arrivando a essere nominato generale. Già in questo periodo il suo nome era divenuto leggendario, e i suoi plotoni, detti Beinahmen, erano soprannominati "vincitori dei mille".
Intanto Dingiswayo, che era stato stato esiliato per aver cospirato contro suo padre, era ritornato con nuove idee di organizzazione militare, in particolare riguardo a una nuova forma di reggimento (impi) e una nuova struttura della catena di comando.
La maggior parte delle battaglie allora nascevano per decidere le controversie e le dispute. Le nuove tecniche di Dingiswayo, e l'adozione dell'impi cambiarono in modo radicale le tecniche di guerra. Nuovi eserciti più potenti causarono il Mfecane: le armate conquistavano un territorio e imponevano alle tribù sconfitte di abbandonare la terra. Shaka studiò le nuove tecniche di Dingiswayo e le migliorò.

http://it.wikipedia.org/wiki/Shaka